“Desideri, preferenze e scelte della persona disabile, che ambisce ad un’esistenza che conduca all’autonomia, non sono scontati. Al contrario vanno sostenuti e incoraggiati, facendo attenzione a non sostituirli con quelli di operatori o familiari.”
Questo il punto da cui è ri-partito Carlo Francescutti, membro del Comitato scientifico di Etika (già responsabile dell’Osservatorio nazionale sulla disabilità), nell’incontro con le cooperative della rete Abitare il futuro (CS4, Grazie alla Vita; GSH; La rete; Eliodoro; Il Bucaneve e Iter) tenutosi il 26 febbraio presso l’aula formativa di Consolida (nell’ambito del finanziamento della LR 15/88). Allo sviluppo del tema “ABITARE” concorrono diversi progetti attivati dal Consorzio e sostenuti oltre che dalla Legge 15, anche dal fondo solidale di Etika e dalla domanda di contributo per progetti territoriali per la “PREPARAZIONE DEL DOPO DI NOI” (LEGGE REGIONALE 11 LUGLIO 2014, N. 4, ARTICOLI 12, 13 E 14).
Con l’obiettivo di facilitare l’avvio dei percorsi già finanziati da Etika, nell’appuntamento del 26 si sono ribaditi i presupposti culturali e metodologici che dovrebbero guidare le cooperative. “Il passo verso l’autodeterminazione dell’utente – ha specificato Francescutti – non può avvenire senza rivedere la qualità delle relazioni con i servizi e i familiari”.
Il coordinatore del Comitato scientifico di Etika ha evidenziato, inoltre, come non tutti gli operatori siano adatti per accompagnare le persone disabili in questo progetto. Devono infatti essere persone con attitudini e competenze appropriate, in grado di trovare la propria gratificazione nel creare indipendenza e autonomia. Devono inoltre padroneggiare le tecniche di promozione dell’autodeterminazione, sapendo tenere testa alle difficoltà, ma capendo il momento giusto per fermarsi. “Non ci sono operatori migliori di altri – ha precisato – ma solo operatori giusti per centrare l’obiettivo.” Flaviano Zandonai, ricercatore Euricse, ha delineato le prossime tappe nelle quali è utile accompagnare l’azione delle cooperative. Definite e verificate le condizioni preliminari (personali, familiari, sociali) per la fattibilità di percorsi mirati verso l’abitare, si deve passare ora alla sperimentazione che potrà alimentare apprendimenti organizzativi tra il gruppo delle cooperative e consentire una modellizzazione.