Trento 3.02.2022
Il terzo incontro del gruppo di dirigenti, insegnanti, educatori, insegnanti di sostegno impegnati nel percorso per l’approfondimento della narrazione inclusiva della disabilità a scuola ha visto i partecipanti coinvolti in prima persona nel creare e narrare l’inclusione ai colleghi.
Parlare di linguaggi per l’inclusione non significa solo individuare strumenti tecnici e supporti tecnologici per l’accessibilità, ma anche raccontare la disabilità, anzi le differenze che caratterizzano ogni persona, insegnante, educatore, studenti nelle classi, nelle scuole, nelle famiglie. Raccontare la disabilità e le differenze è un processo che parte e si alimenta costantemente nell’ascolto e nella co-costruzione di significati, che richiede intenzionalità e progettazione, creazione di contesti, spazi e soprattutto tempo. Per farlo è necessario innanzitutto esplorare il proprio rapporto con le disabilità e le differenze, con ciò che si sa fare e ciò che non si riesce, partendo dalle esperienze vissute per costruire ognuno la sua personale postura relazionale.
I gruppi sulla base di questi stimoli e accompagnati dalla professoressa Paola Venuti – prorettrice alla didattica presso il dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento – e dal professor Michele Marangi – docente di media education presso l’Università Cattolica di Milano hanno lavorato con fotografie, icone e testi alla loro visione di narrazione inclusiva, da poter poi calare nella quotidianità del lavoro in aula.
Il progetto nazionale “INCLUSI: dalla scuola alla vita andata e ritorno” è coordinato da Consolida e selezionato da Fondazione Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa.
Per approfondimenti: percorsiconibambini.it/inclusi/