di Elisa Vialardi
Trento, 23 febbraio.
Il percorso di inserimento lavorativo attraverso il cosiddetto intervento 3.3.C. visto dalle diverse organizzazioni coinvolte. È questo, in estrema sintesi, l’oggetto che ha coinvolto il gruppo di partecipanti del corso per tutor delle cooperative di tipo B organizzato da Consolida.
La mattinata dedicata allo storico intervento di Agenzia del Lavoro che ha sostenuto lo sviluppo e la valorizzazione delle cooperative B nell’inserimento lavorativo, è iniziata con Irene Bertagnolli, referente per Agenzia del Lavoro di questo strumento.
Bertagnolli ha presentato i diversi strumenti, con particolare attenzione sull’intervento 3.3.C., e il ruolo di Agenzia del Lavoro sia in riferimento alle principali norme che regolano e tutelano le persone disabili e svantaggiate (L. 381/1991, Legge 68/1999 e Documento degli Interventi provinciali di Politica Attiva del Lavoro) sia in relazione agli obiettivi dei singoli interventi che si propongono di sostenere i destinatari nell’inserimento lavorativo.
“II lavoro è centrale come mezzo per valorizzare la persona e favorirne il recupero personale, sociale e lavorativo e l’intervento 3.3.c si è dimostrato uno strumento valido, efficace e prezioso per sostenere questi obiettivi” dichiara Irene Bertagnolli.
Nella seconda parte della mattinata e nel pomeriggio si sono avvicendati in aula i responsabili sociali di 3 cooperative B socie di Consolida: Anna Borzaga di Le Coste, Alessandro Bezzi di Chindet e Luisa Weirather de Il Lavoro.
La loro testimonianza e la disponibilità a rispondere alle domande dei corsisti hanno contribuito ad ampliare la conoscenza dei partecipanti sul mondo delle cooperative, le loro peculiarità d’insieme e operative, le figure dei tutor nei diversi contesti e le competenze e aspettative che queste figure hanno nei processi di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.