
FAQ
La gestione cambia da cooperativa a cooperativa e dal tipo di attività.
Quando la cooperativa fornisce ai partecipanti pasti e merende, lo fa seguendo le indicazioni delle Linee guida provinciali che prevedono:
- il rispetto delle norme in termini di distanziamento ed evitando contatti tra gruppi diversi, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale di almeno un metro;
- la definizione di modalità che consentano ai bambini di spostarsi fra le diverse zone della struttura evitando assembramenti;
- la cura del ricambio d’aria negli ambienti interni.
Le linee guida consentono pasti con lunch box individuali forniti dall’ente gestore oppure portati da casa. Qualora ci si avvalga di fornitori esterni per il pasto, costoro non possono avere accesso alla struttura/spazio di attività. Per le bevande è previsto l’utilizzo di bottiglie individuali fornite dall’ente o di borracce personali portate da casa.
La gestione cambia da cooperativa a cooperativa a seconda del tipo di attività, nel rispetto comunque dell’Ordinanza del Presidente della provincia Autonoma di Trento del 2 maggio 2020 lettere K e QQ (https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/content/download/167360/2934504/file/ordinanza_Presidente_GP_2_maggio_2020.pdf)
Come previsto dalle Linee Guida provinciali: “per accedere e permanere alle attività/struttura, tutti gli operatori e tutti i bambini di età superiore ai 6 anni sono tenuti ad indossare le mascherine in modo appropriato, sostituendola nel caso si deteriorino. I bambini e i ragazzi devono indossare mascherine chirurgiche o di comunità di propria dotazione, di misura adeguata e conformi a quanto previsto per un corretto uso protettivo Per gli operatori che accudiscono bambini di età inferiore ai 6 anni non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico, potrà essere previsto l’uso di ulteriori dispositivi (es: guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) oltre alla consueta mascherina chirurgica e al rinforzo delle misure di igiene.”
La cooperativa garantisce una dotazione quotidiana necessaria di tutti i dispositivi di protezione, comprese mascherine di riserva, nel caso si deteriorassero o andassero perdute durante le attività.
Sia l’accesso che il ricongiungimento con i genitori o gli adulti di riferimento avvengono nel rispetto di quanto stabilito dalla Linee guida provinciali, ovvero “evitando assembramenti, garantendo sempre il distanziamento fisico nelle aree interessate, eventualmente prevedendo appositi riferimenti sulle distanze da rispettare.
”La cooperativa può “scaglionare il momento dell’accoglienza e/o della riconsegna del minore nell’arco di un tempo complessivo congruo e se è opportuno differenziare i punti di ingresso e di uscita, individuando percorsi obbligati indicati da apposita segnaletica. La zona di accoglienza dei bambini deve essere all’esterno dell’area/struttura, onde evitare che gli adulti accompagnatori entrino nei luoghi adibiti allo svolgimento delle attività. Prima di accedere alla struttura/attività tutti (bambini, ragazzi ed adulti) devono lavarsi le mani con acqua corrente e sapone o, in assenza di questo, con gel idroalcolico, secondo apposita segnaletica posta in ingresso. Analogamente deve avvenire in uscita dalla struttura/attività.“
La risposta varia da cooperativa a cooperativa a seconda del tipo di attività proposta. Dove prevista questa possibilità avviene nel rispetto di quanto stabilito dalle Linee guida provinciali “favorendo l’utilizzo di tutti gli spazi possibili, in particolare dei locali di superfici maggiori o all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento dei gruppi di bambini e delle distanze interpersonali di almeno un metro. Garantendo la sorveglianza dei bambini e l’aerazione prevista per i locali. Il lettino o il posto dedicato per il riposo è assegnato al bambino e non è possibile un uso promiscuo. L’eventuale uso di biancheria (federa per cuscino, lenzuola, coperte) è ammesso solo per uso personale e portata da casa.”
Secondo quanto stabilito dalle Linee guida provinciali è vietato l’accesso o la permanenza presso la struttura/attività a chiunque manifesti sintomatologia influenzale e/o temperatura superiore a 37,5° o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi per Covid-19. Chiunque manifestasse a domicilio sintomi influenzali e/o temperatura superiore a 37,5°C o venisse a contatto con persone positive o con sintomi suggestivi per Covid-19 è tenuto a contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta e a seguirne le indicazioni. Il Servizio igiene attraverso l’inchiesta epidemiologica contatterà i contatti stretti. L’ente gestore deve collaborare con i Servizi Igiene per l’inchiesta epidemiologica.
Al momento dell’accesso alla struttura/sede di attività tutti i soggetti devono comunicare l’assenza di temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali e di contatti con persone positive o con sintomi suggestivi per Covid-19. Per i minori tali condizioni sono comunicate dagli adulti responsabili.
Prima di accedere alla struttura i soggetti potranno essere sottoposti al controllo della temperatura. La struttura deve pertanto disporre di adeguati strumenti di rilevazione della temperatura, preferibilmente quelli che non prevedono il contatto. Tali strumenti vanno disinfettati con salviette imbevute con alcol al 70% prima e dopo l’utilizzo e comunque se vengono a contatto con persone o superfici.
Durante le attività potrà essere misurata la temperatura in presenza di sintomi influenzali suggestivi per Covid-19. Se si tratta di bambino o ragazzo: il soggetto è isolato in un locale/zona separato e protetto da mascherina chirurgica e accudito dall’operatore fino all’arrivo del familiare, tempestivamente avvisato e che deve arrivare nel minor tempo possibile. L’operatore deve indossare guanti, occhiali o protezione facciale, mascherina FFP2 senza valvola, camice e cuffia. Il genitore deve contattare nel più breve tempo possibile il proprio pediatra di libera scelta e seguire le sue indicazioni. Il pediatra di libera scelta, valutato il caso, se conferma l’ipotesi di caso possibile Covid-19 lo segnala al Servizio igiene per l’avvio dell’inchiesta epidemiologica e l’applicazione delle misure di quarantena e isolamento fiduciari. L’ente gestore deve collaborare con i Servizi igiene nell’inchiesta epidemiologica e per l’applicazione delle misure di quarantena e isolamento fiduciario.