di Sara Morrone
Ha preso il via il 17 maggio nella sede della Cooperazione Trentina un secondo ciclo di appuntamenti dedicati alla sensibilizzazione e formazione dei nuovi professionisti del sociale che si candidano a svolgere il ruolo di link worker nella sperimentazione trentina di COPE.
COPE è il progetto europeo dedicato ai giovani che non studiano e non lavorano (in Trentino 15mila secondo i dati ISTAT), che dal 2022 cerca di sbloccare situazioni, più o meno gravi, di disorientamento, ritiro sociale, solitudine, paura del futuro applicando, con il supporto dell’Università inglese di East London, la metodologia del social prescribing.
Entrato nel vivo della sperimentazione, il progetto ha registrato la necessità di aumentare il numero dei LW in modo da soddisfare tutte le richieste e ridurre i tempi di attesa dei giovani che contattano la segreteria.
Proprio per questo lo staff di COPE ha organizzato un secondo ciclo formativo cui si sono iscritti educatori delle cooperative KALEIDOSCOPIO, PROGETTO 92, INCONTRA, IMPRONTE; mentre altri delle cooperative ARCOBALENO, GIRASOLE, ELIODORO, OLTRE, VALES si erano già formati nel ciclo precedente.
Il primo incontro è stato curato da Sabrina Herzog, coordinatrice territoriale della sperimentazione in Trentino e punto di riferimento per i LW, Sara Paternoster, Clinical Supervisor&Advisory Board in COPE, Stefania Pedrotti rappresentante della Federazione Trentina della Cooperazione e Silvia Scaramuzza per Consolida.
Prossimo appuntamento il 31 maggio presso la sede APPM.