Di fronte alla crisi economica e ai rilevanti mutamenti sociali degli ultimi anni le cooperative hanno dimostrato una grande capacità di adattamento. E si sono trovate, in particolare quelle di tipo B, ad applicare strumenti nuovi o modificati proposti dalla politica e dalle istituzioni locali, in primis l’Agenzia del Lavoro. Lo hanno fatto cercando di mantenere il focus sul sostegno alle persone in condizioni di fragilità attraverso il lavoro anche se declinato in modo diverso: dal recupero del benessere personale e sociale al semplice supporto al reddito.
A fronte di questa capacità di adattamento hanno però registrato un allentamento di quel dialogo con le istituzioni che è fondamentale per alimentare il ruolo di attori di politica attiva del lavoro su cui si fonda la loro nascita e il loro sviluppo. Il rischio è che la capacità di adattamento, che di per sé dovrebbe essere un valore, trasformi le cooperative in burattini o le faccia percepire tali.
Per questo le associate hanno valutato non solo opportuno, ma necessario il confronto avviato attraverso il “Tavolo politico lavoro” organizzato da Consolida con il supporto scientifico di Euricse. Secondo le 16 cooperative partecipanti occorre identificare e rendere espliciti quali siano oggi gli elementi distintivi che le accomunano e individuare le criticità del sistema e nel rapporto con il Pubblico e la Comunità facendo proposte concrete.
I tratti distintivi già emersi nel primo incontro del “tavolo” – come la progettazione individualizzata, il focus sullo sviluppo delle soft skills, la capacità di attivare una pluralità di risorse, non solo economiche – saranno approfonditi nei prossimi appuntamenti in cui si discuterà delle condizioni per essere impresa sociale, dei rapporti con il pubblico, della filiera tra cooperative A e B.
Finalità del tavolo condivisa con le cooperative è l’elaborazione di un documento diretto sia alle istituzioni che ai cittadini in cui, dopo aver evidenziato i loro tratti identitarii e il valore aggiunto che producono sul territorio, si facciano proposte sui temi rilevanti per il benessere delle comunità e un piano d’azione che espliciti le modalità di realizzazione.