CI SIAMO, E CI SAREMO. L’editoriale di Serenella Cipriani

la presidente di Consolida

Piedi ben saldi a terra e sguardo rivolto al futuro, è questo l’atteggiamento con cui il consorzio e le cooperative stanno affrontando l’emergenza che sta mettendo a dura prova le nostre comunità e le nostre organizzazioni. È un difficile esercizio di equilibrio tra un oggi precario e complesso e un futuro da reinventare per i nostri utenti e le loro famiglie, ma anche per le migliaia di lavoratori impegnati nei nostri servizi.

Siamo organizzazioni che quotidianamente, 365 giorni l’anno, ci relazioniamo con la comunità trentina prendendoci cura delle fragilità. L’emergenza ha reso evidente alle famiglie e alla comunità l’essenzialità del nostro essere al loro fianco; la rilevanza dei nostri servizi, la nostra flessibilità, la capacità e la volontà di non lasciare indietro e solo nessuno. Da sempre siamo abituati ad adeguare il nostro procedere al passo degli altri e a trovare soluzioni, anche inusuali, per rispondere ai bisogni sociali. Ma oltre agli elementi di forza sono emersi anche alcuni punti di debolezza quali ad esempio il ritardo, se non in alcuni casi la mancanza di un’infrastrutturazione tecnologica che riguarda non solo gli strumenti ma anche la capacità di usarli.

Di fronte all’emergenza abbiamo subito attivato un fitto dialogo sia al nostro interno sia nelle interlocuzioni pubbliche. Sono infatti quotidiani gli incontri di area e dei vari gruppi tematici coordinati dal consorzio con e tra le cooperative che ci aiutano ad avere una lettura composita e articolata della situazione, che tiene conto anche delle differenze territoriali, a scambiare buone pratiche e a fare una sintesi unitaria da rappresentare alle istituzioni.

Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo per trovare soluzioni concrete sia per gestire questa fase emergenziale, sia per mettere le basi per la ripartenza. Penso alle interlocuzioni con l’Agenzia del Lavoro per il Progettone; al confronto con i dirigenti delle politiche sociali, sanitarie e dell’istruzione e di APSS per la riprogettazione dei servizi, in parte già riconvertiti in servizi a distanza, e per il riconoscimento della professionalità del personale dei centri e dei servizi chiusi a supporto di altre necessità dettate dalla situazione (mi riferisco all’accordo dell’ospedale “da campo” alle Viote o al protocollo con Upipa).

Inutile negare che è forte la preoccupazione rispetto alla contrazione delle nostre attività, alla tenuta dei nostri bilanci a garanzia della continuità aziendale e al mantenimento del patrimonio netto delle nostre realtà, costruito, per molte cooperative, in più di 30 anni di storia e che va traguardato alle nuove generazioni.  Anche su questo fronte ci stiamo muovendo.

Per essere però incisivi e autorevoli dobbiamo e vogliamo assumere un comune impegno: mantenere vivo il dialogo tra di noi; un dialogo che ci guidi nella costruzione di atti concreti. Invito tutte le cooperative a partecipare agli incontri: ogni lettura è significativa e necessaria. In questa newsletter, che avrà cadenza settimanale, troverete le sintesi degli incontri dei gruppi e i riferimenti ai responsabili di Area e di Gruppo che vi possono aggiornare sui prossimi appuntamenti. Naturalmente io insieme ai consiglieri delegati (Giacomo Libardi per l’Area Lavoro e Francesca Gennai per le Aree Cura ed Educazione) rimaniamo a disposizione per raccogliere suggerimenti, approfondimenti e richieste.

Concludo augurandoci che si davvero per tutti una Pasqua di passaggio e di rigenerazione.

Serenella Cipriani