Sono circa 20 le persone impegnate grazie alla clausola sociale nell’appalto per i servizi di pulizia dell’Azienda Sanitaria in percorsi di inserimento lavorativo attraverso le cooperative sociali. I contesti in cui si trovano ad operare (ospedali di Tione di Trento, Cavalese, Rovereto, Santa Chiara e Villa Igea,) sono diventati, a causa dell’emergenza, certamente più difficili. “I lavoratori coinvolti – spiega il responsabile di Rekeep, società capofila del servizio- non sono impegnati in attività di prima linea, ma si trovano comunque ad operare in un contesto complesso e delicato a fianco degli operatori di Rekeep, con le stesse misure di sicurezza (informazione, formazione e DPI). Anche i lavoratori in inserimento lavorativo stanno continuando a dare il loro contributo, dimostrando senso di responsabilità e motivazione nel garantire la qualità di quei servizi ausiliari che aiutano a mantenere l’ambiente più pulito e sicuro per il benessere di pazienti e personale sanitario. Non ci sono stati comportamenti o reazioni anomale.” “In ogni caso per i lavoratori che hanno difficoltà legate a condizioni familiari (donne o madri sole) o di salute – spiega la responsabile sociale di Oasi – Tandem – ci siamo adoperati per attivare tutele attraverso misure ad hoc legate al decreto cura Italia.” “L’esperienza prosegue – conferma la responsabile sociale di Relé – con un’attenzione ancora maggiore di prima, ovviamente; chi era stato inserito mesi fa si è trovato più forte nell’affrontare questa situazione di emergenza, per alcuni, appena entrati, non è stato semplice, anche se non è strettamente legato alla condizione di contesto ma piuttosto personale
“È stato importante – racconta la responsabile sociale della cooperativa Le Coste – entrare subito in contatto con i capo-squadra e responsabili di Rekeep nelle diverse strutture. C’è stato uno scambio di informazioni e la verifica congiunta per esempio dei DPI sentendo il parere anche del nostro RSPP”
Anche con i lavoratori il contatto è quotidiano: “Li trovo tutto sommato tranquilli – afferma la responsabile sociale della cooperativa Lavoro – nel senso di consapevoli del loro impegno e dei comportamenti corretti da adottare. In questa fase particolare si è intensificata la collaborazione e supporto reciproco all’interno dei contesti. I nostri lavoratori si sentono ancor più parte di un gruppo e sentono i colleghi di Rekeep ancora più vicini.”
“L’obiettivo della clausola sociale – ricorda Iris Zanini dell’APSS – è di permettere a queste persone di poter sviluppare un’esperienza lavorativa accompagnata dopo aver superato una fase critica dal punto di vista della loro salute. Lavorare in un contesto ospedaliero non è comunque semplice. In questi anni di progetto in clausola sociale si è conosciuto meglio il contesto, le dinamiche, le sue difficoltà e quindi si è cercato di dare questa opportunità a persone che si valuta avessero maturato alcune competenze base per affrontare quest’esperienza. Non tutti i percorsi proseguono dopo il periodo di prova, qualcuno non riesce ad adattarsi, ma viene fatto tutto il possibile per garantire le condizioni migliori.”