CONSOLIDA AGLI STATI GENERALI DEL LAVORO

C’era anche Serenella Cipriani, presidente del consorzio, alla seconda giornata di audizioni degli Stati Generali del Lavoro chiamata a dare il proprio contributo insieme ad altre nove realtà rappresentative della cooperazione e Terzo settore, dell’Università, del mondo del lavoro e della ricerca e delle pari opportunità.

Gli Stati generali del Lavoro – guidati da un gruppo di lavoro costituito da esperti stabili e promossi dall’Assessorato allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento – hanno l’obiettivo di realizzare una riflessione comune con i protagonisti del mondo economico e del lavoro per delineare azioni strategiche e priorità e contribuire all’uscita dalla pandemia con le migliori scelte di policy e interventi calibrati sui bisogni reali delle persone e delle imprese.

Serenella Cipriani ha rappresentato innanzitutto il ruolo delle cooperative sociali in Trentino rispetto alla creazione di posti di lavoro: sono infatti 4239 le persone che impiegate nelle loro attività, il 76% del personale è femminile e il 16% under 30. Un sistema, quello della cooperazione sociale, che ha raggiunto un fatturato aggregato pari a 176 milioni di euro, il 72% dei quali viene distribuito al personale.

Per quanto riguarda le cooperative di inserimento lavorativo, la presidente Cipriani ha sottolineato come negli ultimi anni abbiano allargato il loro perimetro di intervento oltre i confini dello “svantaggio” definito dall’articolo 4 della legge 381/91, per sostenere l’inclusione sociale e lavorativo di persone con altre fragilità. Rimane in ogni caso forte la necessità di restare – imprese sociali e pubbliche amministrazioni – focalizzati sull’obiettivo dell’emancipazione delle persone attraverso il lavoro.

Complessivamente offrono opportunità di lavoro a 1603 lavoratori svantaggiati, di cui il 40% a tempo indeterminato. Circa 1000 lavoratori svantaggiati sono coinvolti negli LSU dell’Agenzia del Lavoro (ex intervento 19), di questi la metà è svantaggiata ai sensi dell’articolo 4 della l. 381 del 1991 mentre il 20% è impegnato nell’ex intervento 18 dell’Agenzia (tutti 381 o in carico ai servizi sociali); gli altri sono impegnati nel Progettone, nelle clausole sociali o nelle convenzioni ex art 14 della legge Biagi.

Per quanto riguarda le cooperative di tipo a che offrono servizi socio – assistenziali ed educativi un tema rilevante è senz’altro la carenza di figure professionali, cui si aggiungono quello della formazione e dell’invecchiamento attivo che richiedono strategie comuni tra politica e imprese.

Insieme al consorzio nella seconda giornata di audizioni sono stati invitati l’associazione di professionisti che rappresenta le Partite Iva, i consulenti e i formatori del Trentino; “Donne Impresa” di Confartigianato; la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo; Umana e Manpower; il Consorzio delle cooperative sociali trentine; Euricse, l’istituto che promuove la conoscenza e l’innovazione nell’ambito delle imprese cooperative e sociali e delle altre organizzazioni non profit di carattere produttivo; la Cooperativa Consorzio, Lavoro e Ambiente; il Coordinamento Ordini, l’Università di Trento, con il rettore Flavio Deflorian, e la Fondazione Edmund Mach.