IL CONSORZIO COME HUB

 

Sono passate poche settimane dall’assemblea è siamo già entrati nel vivo dei lavori programmati con uno spirito e un’adesione delle cooperative che fanno guardare con fiducia al futuro. 26 associate hanno partecipato ai primi dei Tavoli politici su “Sostenibilità dei modelli di cura” e “Lavoro e politiche attive”, ancora più numerose sono state quelle presenti all’avvio del percorso sul bilancio sociale e la valutazione d’impatto. Oltre ai numeri – che comunque contano – ho raccolto una grande disponibilità a mettersi in gioco e a condividere le analisi, ad assumere l’impegno a costruire una piattaforma comune di policy che sappia alimentare visioni politiche di fronte alle problematiche odierne: invecchiamento della popolazione, disoccupazione, depauperamento delle reti sociali…

I giochi sono tutt’altro che fatti e le sfide che abbiamo davanti non sono semplici: riforma del Terzo Settore e della legge regionale sulla cooperazione sociale, modifiche rilevanti della fiscalità, rinnovo contrattuale, effetti sui modelli dei servizi in relazione all’accreditamento, aumento dell’affidamento attraverso appalti e crescita della competitività. Per dirne solo alcune.
Sappiamo che è in gioco la sostenibilità delle nostre organizzazioni con quello che significa in termini di garanzia della dignità del lavoro, oltreché del benessere delle persone di cui ci occupiamo e delle comunità in cui operiamo.
Il modo in cui sono partiti i tavoli di lavoro organizzati dal consorzio, il lavoro di tessitura, politico nel senso più nobile del termine, che abbiamo iniziato, mi fa dire però che un dato lo abbiamo già raggiunto: le cooperative hanno raccolto la proposta del consorzio di non subire il cambiamento, ma di mettersi insieme alla guida, certo non da soli, ma con la volontà precisa di influenzarne la direzione.
Daremo il nostro contributo in modo efficace alla costruzione del futuro se sapremo intrecciare i nostri saperi e le nostre competenze; se riusciremo a far emergere la nostra distintività non solo sugli elementi identitari ma anche sull’impatto positivo che generiamo, se sapremo dialogare con la politica ma anche con gli altri attori del territorio coinvolgendo le persone che lavorano con noi e si avvalgono dei nostri servizi: sono loro i testimoni più credibili del nostro valore.
In questo impegno che ci accomuna c’è anche la responsabilità di scegliere le persone che guideranno il movimento cooperativo e di rappresentare loro la nostra visione di comunità e di cooperazione. Vi aspetto perciò il 29 maggio alle 17 in consorzio all’incontro organizzato da Consolida con i candidati alla presidenza della Federazione e i candidati consiglieri espressi dal nostro settore.