Estate sicura 2020

Nella puntata del 20 maggio di Mattino Insieme è intervenuta Francesca Gennai, vicepresidente di Consolida, illustrando il lavoro che il consorzio sta portando avanti da alcuni mesi con le associate per offrire un’Estate sicura a bambini e ragazzi, in particolare della fascia che va dai 3 ai 14 anni, ovvero i principali fruitori delle attività del tempo estivo quando la scuola chiude.

“Non siamo disposti ad aprire a tutti i costi, – ha affermato Gennai – stiamo quindi lavorando per strutturare un’offerta che sia bilanciata tra i diritti alla socialità e all’apprendimento e la garanzia della sicurezza sia dei bambini stessi, ma anche poi delle famiglie e degli educatori che li seguiranno.”

Gennai ha poi sottolineato come la relazione fisica sia imprescindibile e quindi “aprire servizi verso questa fascia d’età implica stipulare un patto di corresponsabilità fortissimo con le famiglie, una condivisione di quelli che possono essere gli eventuali rischi”.

Il primo passo per dar vita all’Estate sicura è sicuramente quello di accreditare le attività standard ridefinendo i parametri di riferimento del rapporto tra operatore e bambini seguendo le linee nazionali (1 a 5 sotto 6 anni e 1 a 7 per i sopra 6 anni). La proposta del consorzio, inoltre, prevede di prediligere gli spazi aperti, dove si possa in qualche modo dare vita a giochi spontanei supervisionati da un operatore. E proprio la figura dell’operatore diventerà centrale nella costruzione di questa nuova estate; le attività e i giochi saranno anche modalità per educare i bambini rispetto a quelle che sono le nuove competenze relazionali e spaziali, perché non si può più stare vicini come eravamo abituati. “I bambini si abituano molto più in fretta degli adulti, ci saranno tanti giochi centrati sulla distanza – ha spiegato Gennai -, sarà importante lavorare molto sul senso di prossimità, per essere e sentirsi vicini al di là del contatto fisico”.

D’altra parte questa potrebbe essere anche l’occasione di lavorare sulle competenze digitali dei bambini, proprio perché se si andrà verso una nuova modalità di didattica è giusto che i bambini siano competenti in tale senso.

Un’altra proposta è quella dell’educatore aziendale: una figura che, in spazi sicuri messi a disposizione dalle aziende, possa occuparsi dei bambini per il tempo in cui i genitori sono occupati nel lavoro.

Un problema da tenere presente sarà anche quello della sostenibilità economica, perché saranno necessari più operatori che dovranno essere più preparati. “Come consorzio – ha spiegato la vicepresidente – stiamo lavorando anche con alcune società di sistema, per capire come sostenere l’acquisto dei dispositivi di sicurezza e stiamo avviando campagne di fundraising territoriali, soprattutto per aiutarci a sostenere ed ampliare quella che è la platea dei bambini che potranno frequentare questo tipo di attività”.

A breve sul sito di Consolida i dettagli delle proposte per un’ESTATE SCURA 2020

Per vedere l’intervista completa: http://www.altoadigetv.it/video_on_demand.php?id_menu=268&id_video=55219&pag=