etika: l’impatto sulla qualità della vita delle persone con disabilità

71 persone con disabilità coinvolte insieme alle loro famiglie, più di 400.000 euro investiti nei loro percorsi di autonomia promossi da 8 cooperative sociali del gruppo Abitare il futuro. Sono questi i numeri dei progetti per un abitare inclusivo finanziati da etika.

Ma qual è l’impatto reale degli interventi sulla qualità della vita delle persone coinvolte? Come si misura la loro soddisfazione? Come si registra la loro motivazione e il loro interesse? Su questi interrogativi si sono confrontati il 18 dicembre Carlo Francescutti e Piergiorgio Reggio, membri del comitato scientifico di etika, con le cooperative.

“Gli schemi che la letteratura scientifica propone sono molteplici, tra i quali BASIQ elaborato alla fine degli anni novanta dal “Centre For Health Promotion Quality Of Life Research Unit University Of Toronto”. Si tratta – ha spiegato Francescutti – di una batteria di strumenti per l’Indagine della qualità di vita nella versione etero compilabile per parenti e operatori di adulti con disabilità intellettiva tradotto e adattato per il nostro paese da Marco Bertelli. Questa metodologia permette non tanto di fare una fotografica statica della persona ma di cogliere nel tempo i cambiamenti che attraversa in ogni ambito della vita, come quello fisico (tra cui il cibo e l’igiene) il possedere, relazionale (come l’amicizia), sociale (come il vicinato).”

Secondo le cooperative lo strumento, pur richiedendo un grande sforzo e impegno, può essere utile per condividere con tutti i soggetti coinvolti il percorso (la persona con disabilità, la famiglia, ma anche i servizi sociali e sanitari).

Nei primi mesi dell’anno le cooperative sperimenteranno l’applicazione dei nuovi strumenti e ne verificheranno l’utilità anche in questa logica di coprogettazione degli interventi.