FSE_INCLUSIONE SOCIALE. #L’INTERVISTA 2

Un modello per l’inserimento lavorativo, questo il titolo del nucleo più consistente dei percorsi professionalizzanti promossi da Consolida con il finanziamento del Fondo Sociale europeo. Ha coinvolto infatti 23 persone in carico all’Uepe o con pene alternative al carcere che sono state seguite dalle cooperative di tipo b Le Coste, La Sfera, Il Gabbiano, Venature e Chindet.

Vari i settori di attività in cui si è svolta la formazione on the job: dalle pulizie alla manutenzione del verde, dalla carpenteria alla lavanderia, al confezionamento. Abbiamo chiesto a Alessandro Bezzi, responsabile sociale di Chindet di raccontarci come è andata.

Come cooperativa abbiamo curato due percorsi il primo più articolato dedicato a tre persone, mentre al secondo, un po’ più semplice, hanno partecipato in due.

Nel primo caso l’obiettivo era articolare un percorso formativo relativo al profilo di magazziniere. Tale formazione veniva completata con il conseguimento dell’attestato di Mulettista. Nel primo periodo hanno sperimentato tutte le attività del processo in modo da essere consapevoli dell’intera filiera produttiva; sono stati poi seguiti da un formatore esterno per l’uso del muletto. Dopo la formazione hanno potuto “impratichirsi” dello strumento nell’ampio piazzale dietro il capannone.

Nel secondo percorso invece l’obiettivo era quello di formare i partecipanti sui processi di confezionamento. Questa seconda parte è stata svolta in modo semplificato perché le persone coinvolte non avevano le competenze base necessarie per approfondire tutti gli aspetti previsti.

Quindi avete avuto un riscontro positivo.

Si erano tutti soddisfatti anche se va detto che si tratta di progetti abbastanza brevi ed è difficile dire quanto realmente rimane. Dopo questi percorsi in cui in un certo senso “si rompe il ghiaccio”, ne servirebbero di ulteriori per proseguire in modo funzionale all’inserimento lavorativo. Almeno per coloro che hanno dimostrato impegno e le potenzialità per andare oltre. Ed è quello che stiamo provando a fare con l’Agenzia del Lavoro per uno dei partecipanti.

Quali sono le criticità?

Direi che da un punto di vista operativo non ci sono stati problemi, tutti hanno svolto i compiti assegnati imparando le varie mansioni. Eventualmente alcune difficoltà le abbiamo registrate da un punto di vista relazionale, nei rapporti rispetto ai colleghi e ai superiori. Ma in questo caso intervenivo io o il tutor, per affrontare la questione e rielaborarla insieme.

E gli altri colleghi come hanno vissuto questi percorsi?

Positivamente, non siamo in tanti e il contesto produttivo, che si realizza in un unico grande spazio, aiuta. In Chindet siamo abituati ad avere molto spesso persone in formazione e questo ci ha reso, anche grazie alla presenza di figure dedicate come il tutor e il responsabile sociale, un gruppo capace di accogliere e di tener in equilibrio gli obiettivi formativi e le esigenze della produzione.

Leggi le altre interviste:

Domenico Zalla, presidente Venature

Edda Kaswalder, responsabile sociale Antropos

Leggi il bilancio dei progetti FSE-inclusione di Consolida 2020/21.