È possibile “fare educazione” in questo momento? Come si può partecipare ai processi educativi sostenendo le famiglie se i centri sono chiusi e le scuole pure? E attorno a questi interrogativi che si sono ritrovate le cooperative che operano in ambito educativo, in particolare quelle che seguono adolescenti e giovani.
La risposta dalle cooperative nel primo incontro virtuale promosso dal consorzio è stata affermativa. Tutte le associate hanno messo in campo nuove modalità, di concerto con gli enti committenti: nuovi progetti educativi sono stati depositati presso le Comunità di Valle e i Comuni per proporre attività di vario tipo, differenziate in base alle tipologie di servizio e di target a cui sono destinate.
Sono in corso servizi di aiuto compiti a distanza, laboratori virtuali nei quali i ragazzi vengono coinvolti nella realizzazione di progetti specifici, condivisi attraverso strumenti digitali (ad esempio produzione di video pubblicati su youtube), momenti di “ritrovo” dedicati alle famiglie per coinvolgerle e supportarle, talvolta fornendo anche gli strumenti tecnologici (tablet) a chi ne fosse sprovvisto.
“Gli incontri tra le cooperative – afferma Lorenzo Spettoli, responsabile dell’Area – proseguiranno nelle prossime settimane con l’intento, da una parte, di individuare un “contenitore” che raccolga strumenti e testimonianze – anche degli stessi minori – per dare voce ai vissuti, alle emozioni legate a questo periodo e, dall’altra, di trovare una voce comune per le interlocuzioni con l’ente pubblico.”
Per informazioni e approfondimenti: lorenzo.spettoli@consolida.it