“Custodi di un nuovo contratto sociale”, è questo il titolo del documento proposto in assemblea dalla presidente Serenella Cipriani. Un documento elaborato dal consiglio di amministrazione attraverso un’operazione di ascolto delle aree e dei gruppi tematici del consorzio, che rimane ancora aperto ai contributi alle associate. “Per costruire un piano triennale – ha affermato la presidente – occorre allargare lo sguardo, analizzare le profonde trasformazioni in atto e raccogliere gli stimoli che arrivano anche da altri territori.” E molti sono gli stimoli offerti dal giornalista Marco Dotti, ospite dell’assemblea: “Siamo di fronte ad una crisi – povertà, lavoro, salute – che chiede alla cooperazione sociale ad occuparci dei “fragili”, non più solo dei portatori di disabilità o degli “ammalati”, tra i quali i giovanissimi con disagio psicologico e le persone che hanno perso il lavoro. Le crisi ci trasformano: sta cambiano il concetto di salute che è una continua relazione tra ciò che ho e ciò che vorrei avere e non solo assenza di malattia. La frattura sociale di questo tempo è una ferita molto profonda che non è stata ancora socializzata: i morti nella pandemia sono rimasti senza lutto e si sta accettando il dolore come esperienza individuale e non più comunitaria. E il lavoro? Sarà la zona d’ombra nella quale si “snerverà” il sistema Italia!”
Altri stimoli dal contesto arrivano dalla Provincia autonoma di Trento che ha approvato il Piano strategico SPROS e dalla Federazione trentina della Cooperazione che a sua volta sta lavorando ad un nuovo Piano di sviluppo. Il vicepresidente della Federazione, Italo Monfredini, ha posto le questioni più a rischio che la cooperazione deve avere il coraggio di porre in modo forte alla politica: il lavoro nell’ambito sociale dove l’offerta supera la domanda e si assiste all’immigrazione in altri settori come il socio-sanitario e il turistico, il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione e infine la sostenibilità.
Nel corso dell’assemblea sono stati raccolti numerosi interventi di presidenti delle cooperativi sul documento di sviluppo, che, ha sottolineato la presidente, rimane aperto ad ulteriori contributi.