È partito il 30 giugno il primo dei tre laboratori del progetto Re-set per dirigenti, responsabili sociali e coordinatori delle cooperative che partecipano all’Area Lavoro. Tema del primo laboratorio gli strumenti gius-lavoristici e lavoro “senza contratto”.. “È stato – racconta Giusi Valenti, responsabile dell’Area Lavoro – il primo incontro in presenza dopo la pausa forzata per il Coronavirus e la logistica, molto attenta a quanto previsto dai protocolli antivirus, non ha influito sullo spirito dell’incontro. La voglia di confronto è emersa rapidamente e c’è stata molta partecipazione.”
“Siamo ri-partiti, dopo il seminario introduttivo del 24 ottobre 2019) dai tirocini nella normativa provinciale, ma – racconta Sergio Bevilacqua di SLO – la riflessione si è subito concentrata sulle connessioni fra le politiche attive del lavoro (nell’ambito delle quali si colloca il tirocinio di orientamento e formazione) e quelle sociali (a cui afferisce il tirocinio di inclusione). Questo perché lo sguardo sulle politiche si accompagna all’identità delle cooperative sociali trentine, con le B storicamente molto vicine alle politiche attive del lavoro e le A orientate alle indicazioni delle politiche sociali. Questa impostazione è tuttavia apparsa meno scontata negli ultimi anni, non solo per le scelte compiute dalle singole cooperative, ma anche per le novità emerse nell’ambito delle politiche sociali con la pubblicazione del Catalogo dei servizi socio-assistenziali e in particolare dei servizi relativi all’accompagnamento al lavoro”.
Le cooperative nel laboratorio hanno potuto confrontarsi sulle modalità di scelta dei diversi servizi; un approccio che intende avere un’ambizione strategica deve monitorare almeno 3 questioni: la normativa, che fornisce indicazioni a tutela dei diversi attori coinvolti nei tirocini; la “frequentazione storica” che la cooperativa fa delle politiche più consone alla sua identità di provenienza; i bisogni e le richieste dell’utenza che spingono spesso la cooperativa ad utilizzare uno strumento anche in relazione alla sua potenziale “leva economica” (più alta nel tirocinio di orientamento/formazione che in quello di inclusione). “Non si tratta tuttavia – ha sottolineato Emanuele Dagnino, gius-lavorista della Fondazione ADAPT – di depurare le prassi dall’elemento economico, tanto più in un percorso che vuole portare al lavoro, ma di gestire questo aspetto in conformità con le norme”.
È emerso dagli interventi la necessità di mettere a fuoco i “criteri di scelta” che le cooperative utilizzano, la molla che definisce la politica della cooperativa rispetto all’individuazione dello strumento e anche la scelta se collocarsi nelle politiche sociali o del lavoro. Emanuele Dagnino ha ricordato l’importanza di concepire una successione nell’utilizzo degli strumenti che affianchi la presa in carico degli utenti. L’utilizzo del tirocinio di inclusione rispetto a quello formativo e orientativo va messa in relazione alla distanza dal mercato del lavoro del soggetto in carico. Questa visione deve però fare i conti anche con l’approccio dei funzionari delle politiche sociali che sembra favorire l’orientamento degli utenti verso il mondo aziendale rispetto ai contesti dei laboratori protetti.
Nel corso del laboratorio si è accennato anche all’istituto dell’apprendistato, che sarà approfondito nei prossimi appuntamenti, come ulteriore strumento da valutare in una fase formativa e di inserimento nel lavoro.
Rimane confermata l’importanza della conoscenza degli strumenti, in modo da effettuare scelte consapevoli. Elemento che va integrato agli altri emersi nell’incontro e che contribuiscono alla definizione delle politiche delle cooperative. “In una situazione generale che parrebbe spingere all’ibridazione, l’auspicio di RE-SET – ha ricordato Giusi Valenti – è quello di fare uno sforzo di sistematizzazione e di definizione di strategie complessive del sistema orientate alla complementarietà”. Emanuele Dagnino ha ricordato la fisiologica difficoltà dei policy makers nel valutare l’efficacia degli istituti normativi, elemento che nella realtà trentina può essere invece gestito diversamente.
Al primo laboratorio sono iscritte le coop.: ALPI, VENATURE, CHINDET, IL GABBIANO, AURORA, KALEIDOSCOPIO, CS4, LA RETE, OLTRE, INCONTRA, PROGETTO 92
I prossimi appuntamenti: 16 e 22 luglio
Per info: Giusi Valenti (giusi.valenti@consolida.it) e Ileana Mancosu (ileana.mancosu@consolida.it)