Il dialogo con la politica continua. L’Editoriale di Serenella Cipriani

Serenella Cipriani, presidente Consolida

Ripartiamo, o meglio dovremmo dire, andiamo avanti, perché non ci siamo mai fermati. Penso naturalmente alle cooperative che hanno continuato a gestire servizi particolarmente complessi nella fase dell’emergenza, come le RSA, l’assistenza domiciliare e i servizi residenziali, ma anche a quelle che, pur avendo centri e attività sospese, hanno trovato nuove forme di accompagnamento e sostegno dei loro utenti. In questo tempo non è mancato, al contrario, il nostro impegno per la costruzione del futuro, sia quello imminente della fase 2 sia quello che verrà dopo. Un impegno fatto di riflessioni e confronti con le associate e le altre organizzazioni del Terzo Settore e del mondo cooperativo, di partecipazione ai tavoli tecnici, di elaborazioni di proposte per la politica. E i frutti di questo lavoro cominciamo a vederli. La delibera 518 (Leggi la delibera) della Giunta provinciale ha infatti accolto il nostro contributo relativamente ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari ed educativi laddove definiscono la modalità di finanziamento delle cooperative e ci permettono di fatturare le attività e quindi di avere la liquidità necessaria per garantire la continuità aziendale e il lavoro dei nostri operatori. Nello specifico le delibere definiscono la cornice entro la quale riorganizzare e rimodulare i nostri servizi socio assistenziali educativi e scolastici attraverso un confronto con gli enti gestori. Parimenti la delibera 569 della Giunta del 30 aprile (Leggi la delibera) , che assume valore di integrazione del Protocollo di intesa in materia di finanza locale 2020, mette al sicuro i nidi d’infanzia garantendo sia la possibilità di vedersi riconosciuti i costi incomprimibili che di riorganizzare e rimodulare il servizio in co – progettazione con le amministrazioni comunali. Le indicazioni della Giunta vanno coordinate con le Linee guida inviate con la Circolare a firma dei dirigenti Giancarlo Ruscitti e Federica Sartori (Leggi il documento) dove per ogni singolo servizio socio – assistenziale vengono fornite alcune direttive per la riapertura in sicurezza dei servizi. Credo che tutte queste delibere e circolari siano il risultato anche del nostro lavoro per far emergere l’importanza del Terzo Settore, ma soprattutto perché non si dimentichino coloro che già si trovavano prima dell’emergenza in condizioni di fragilità che non hanno fatto che aggravarsi, e quelli che invece ci sono finiti proprio a causa del COVID19. Chiedere sia garantita la continuità aziendale per noi significa infatti garantire ed estendere la continuità assistenziale. Il nostro impegno non è certamente finito: il dialogo deve continuare sia con la Giunta sia con i nostri committenti ai quali dobbiamo proporre modalità anche innovative ed inusuali per riaprire i nostri servizi. Certamente dovremo essere flessibili e alcune soluzioni andranno affinate e riviste in accordo con i Servizi sociali anche alla luce delle direttive sul contagio che usciranno nelle prossime settimane.

Tra le decisioni che devono ancora essere assunte particolare rilevanza ha il DDL in discussione in questi giorni (Leggi il Disegno di Legge) che andrà in Consiglio provinciale a fine settimana rispetto al quale abbiamo proposto emendamenti in particolare all’articolo 22 sui lavori socialmente utili e all’articolo 24 sui servizi socio assistenziali sanitari ed educativi (quest’ultimo riformulazione territoriale dell’articolo 48 del decreto “Cura Italia” del Governo).

Questa settimana continueremo il dialogo avviato con la Politica affinché accolga i nostri emendamenti e lo faremo forti dei risultati già ottenuti e anche del documento per il Covid-19 “Misure per l’economia e il lavoro” redatto dalla Task force (Leggi il documento) di esperti nominata dall’assessorato all’economia che riconosce il Terzo Settore come una risorsa fondamentale per il tessuto economico e sociale del Trentino e contiene molte proposte a sua garanzia che ci auguriamo non rimangano solo enunciati ma siano accolte dalla Giunta e tradotte in atti ufficiali e azioni concrete.

Serenella Cipriani