Trento, 7 ottobre 2023 – Gli Stati generali del welfare che si sono appena conclusi a Villa Sant’Ignazio, sono stati l’occasione per dimostrare con orgoglio il valore del lavoro sociale che da decenni, e con fatica anche negli ultimi anni complessi, ha operato per il benessere di tutti. Un appuntamento per tracciare alcuni punti fermi sul futuro del welfare del Trentino, come ha spiegato Francesca Gennai, presidente di Consolida e portavoce dei promotori (oltre a Consolida, CNCA, CSV Trentino e la Consulta delle politiche sociali).
«Arriviamo a questo appuntamento dopo un intenso percorso di condivisione cui hanno partecipato decine e decine di organizzazioni e persone del Terzo Settore insieme alle quali abbiamo elaborato il documento che presentiamo oggi: “ESSENZIALE: la visione del welfare del futuro per il Trentino – spiega la presidente –. Nel testo esprimiamo il nostro contributo alla costruzione di politiche locali per comporre il benessere della comunità dentro le sfide poste dalle transizioni epocali sul piano demografico, sociale, ecologico ed economico. Non è solo cambiando le regole, infatti, che si cambia il gioco: occorre che queste regole rientrino in un quadro di senso complessivo e siano sostenute nella quotidianità da comportamenti in grado di intercettare i bisogni, soprattutto quelli nuovi e mutevoli che spesso sfuggono. Ricentrarsi sull’essenziale, parola chiave del documento, significa, allora, anche togliere le pesantezze procedurali e burocratiche che finiscono per non cogliere i bisogni e irrigidire le risposte: la terra ci insegna che la rifioritura richiede la potatura».
«Nel documento – hanno sottolineato i promotori – tracciamo le priorità che la politica dovrebbe assumere e a nostra volta ci prendiamo l’impegno di essere i primi ad occuparci nella quotidianità della costruzione di un futuro in cui la salute, la cura, l’educazione e il benessere di tutti siano al centro delle preoccupazioni, e dove l’equità e l’efficacia sono gli obiettivi principali. Per avere un buon futuro, il Trentino oggi ha bisogno di tutti, non solo del Terzo Settore, ma anche delle istituzioni, delle comunità locali, dei sindacati, delle imprese, che insieme collaborino nel ridefinire la centralità del welfare utilizzando tutti meglio le risorse. Questa agenda per il futuro non si può esaurire in pochi mesi, forse neanche in una sola legislatura; per questo il nostro primo impegno come Terzo Settore è di continuare il percorso di condivisione e costruzione che abbiamo avviato negli ultimi mesi dando vita ad un coordinamento permanente. La prima proposta alla Pubblica amministrazione è quella di avviare, a partire da questo documento, un confronto continuo che vada nell’ottica della co-programmazione autentica, con un approccio strategico al welfare che valorizzi il ruolo di agente di cambiamento del Terzo Settore e la sua capacità di intercettare i nuovi bisogni non presidiati.
L’agenda politica
Nel documento sono tracciate le questioni prioritarie da affrontare rispetto agli ambiti essenziali della vita delle persone – cibo, casa, educazione, lavoro, famiglie, salute – indicando, in alcuni casi, anche direzioni precise di ricerca delle soluzioni. Ma a monte e prima delle singole misure, serve una visione di senso che si traduca in politiche non riparative, ma di sostegno allo sviluppo, che assuma uno sguardo di medio-lungo periodo, perché un orizzonte breve spinge inevitabilmente solo alla massimizzazione del consenso, anche di singole categorie professionali.
Il Terzo Settore chiede e vuole contribuire alla costruzione di:
Qui il documento “Essenziale: la visione del futuro welfare trentino”
Qui le interviste a Francesca Gennai, Claudio Bassetti; Massimo komatz e Giorgio Casagranda
Ufficio stampa Cooperazione trentina