IMPRESA SOCIALE ³

Economia al cubo

Economia al cubo

Idee e proposte politiche e culturali per costruire un futuro di coesione e di benessere collettivo. Sarà questo il filo rosso che unirà gli appuntamenti (talk, workshop, convegni) organizzati a Trento dal 4 al 10 novembre dal consorzio Consolida insieme alle 52 cooperative associate, con il patrocinio della Federazione trentina della Cooperazione.

“L’iniziativa – afferma Serenella Cipriani presidente del consorzio – è nata da una domanda: ha ancora senso oggi la cooperazione sociale? Un interrogativo che può sembrare paradossale alle molte migliaia di lavoratori che vi operano e forse assurda alle ancora più numerose persone che si avvalgono quotidianamente dei loro servizi: asili nido e altre attività educative e di conciliazione per le famiglie; case di riposo e centri per anziani; servizi occupazionali e residenziali per persone con disabilità o con problemi di salute mentale; percorsi di reinserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Questo per fare solo alcuni esempi. Siamo un sistema di imprese solido, eppure di fronte ad un contesto profondamente cambiato da quello in cui ha preso vita il fenomeno della cooperazione sociale, non potevamo non chiederci quale fosse oggi il nostro ruolo.

La crisi economica, sociale e culturale degli ultimi anni ha stressato i diritti fondamentali delle persone e delle comunità come educazione, lavoro, salute e ci ha spinto ad avviare un non semplice percorso di ridefinizione del nostro ruolo uscendo dagli schemi tradizionali: abbiamo scelto di diventare “imprese sociali³”, dove il riferimento al moltiplicatore 3 allude sia al plus valore solidale e culturale prodotto da questo modo di fare economia, sia alle tre dimensioni sostenibilità, educazione e inclusione che ne sono il pilastro.

Un modello di impresa non astratto, ma che si sta già realizzando in progetti e servizi innovativi concreti e si accompagna ad una visione politica e culturale del Trentino che vogliamo condividere con le istituzioni e tutti gli altri attori del territorio presentando proposte concrete, ad esempio, sul tema della disabilità, degli anziani dell’inclusione lavorativa. Perché nulla si compie da soli.”

Il programma degli eventi

“Crediamo – afferma la vicepresidente del consorzio Bruna Penasa – che la narrazione e la creazione di luoghi di scambio siano strumenti fondamentali per potenziare un lavoro che istituzioni, cooperative sociali e altre imprese hanno già avviato in Trentino per segnare la “biodiversità” del nostro territorio rispetto al modello economico e culturale prevalente e nel contempo per uscire da una visione che colloca l’economia solidale in un contesto di nicchia. Lo faremo in modo articolato con affondi su vari temi partendo dal cosiddetto “Dopo di noi” il 4 novembre al MUSE, con il convegno “Abitare il futuro” organizzato dall’omonimo gruppo composto da 7 cooperative sociali con il patrocinio del museo”.

La mattinata sarà aperta da un inquadramento culturale su “L’abitare sociale per persone con disabilità” di Carlo Francescutti(Comitato scientifico di etika e già coordinatore dell’Osservatorio nazionale sulla disabilità); seguiranno voci dalla vita vera: testimonianze di famiglie e organizzazioni sia locali che di altri territori come la Fondazione F3 di Verona; si concluderà con un confronto con le istituzioni – in particolare con Luca Zeni, assessore alla Salute e solidarietà – sulle politiche, anche provinciali, necessarie. Nel pomeriggio i partecipanti potranno fare visite all’interno del museo della scienza guidati da giovani con disabilità che in questi mesi hanno fatto un percorso di formazione insieme con gli esperti del Muse.

Il tema dell’abitare come leva per un welfare di comunità sarà ripreso il 7 novembre alle 20.30 con Johnny Dotti, imprenditore sociale e docente dell’Università Cattolica di Milano. “Si tratta di un affondo – spiega Penasa –  che interessa non soltanto chi si occupa direttamente di servizi sociali, ma le molte organizzazioni, come Fondazione Bruno Kessler che patrocinia la serata, che trattano il tema dei luoghi e delle case da prospettive e con competenze diverse.”

Lunedì 6 novembre alle 14.30 presso la Fondazione Caritro invece, si discuterà del futuro della Terza età, che è futuro delle comunità tutte.

A partire dalle esperienze di innovazione dei servizi già in atto, le 9 cooperative associate al consorzio che si occupano di anziani, anche in vista della riforma provinciale in corso di definizione, presenteranno all’assessore Luca Zeni e alla politica, proposte per garantire la continuità assistenziale e la sostenibilità del sistema tra domicilio e residenzialità e per accompagnare le persone e le famiglie nella scelta.

Appuntamento l’8 novembre nella Casa circondariale di Spini di Gardolo per parlare, invece, di inserimento lavorativo in carcere e delle condizioni specifiche che quel contesto richiede per un’economia inclusiva che produca impatto positivo anche oltre le mura. “Lo faremo – sottolinea Penasa –  sia rappresentando il lavoro che stanno facendo le 5 cooperative impegnate nella Casa circondariale di Trento, sia analizzando le esperienze di altri territori con Claudio Cazzanelli di CGM, consorzio nazionale della cooperazione sociale”.

Il 10 novembre il programma culturale si concluderà con una serie di appuntamenti sul ruolo dell’impresa sociale costruiti con la supervisione scientifica di Euricse, cui parteciperanno esperti nazionali tra i quali Cristiano Gori dell’Università di Trento e London School of Economics and Political Science; Felice Scalvini, assessore alle politiche per la famiglia, la persona e la sanità del Comune di Brescia; Stefano Granata presidente del consorzio nazionale CGM.

Chiuderà l’incontro Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento al quale la cooperazione sociale chiederà di pronunciarsi rispetto alle proposte presentate in relazione alle politiche provinciali.

“Raccogliendo gli spunti emersi dagli eventi precedenti e portando altri esempi concreti tratti dalle Aree Lavoro, Educazione e Salute e Benessere – precisa Penasa – rappresenteremo una visione delle tre dimensioni (inclusione, sostenibilità ed educazione) che compongono il nuovo modello di impresa sociale al cubo come modo per costruire benessere collettivo e le direzioni per raggiungerlo compiutamente.

Essere sostenibili oggi significa, non consumare risorse pubbliche e collettive ma metterle in produzione, moltiplicarle e ridistribuirle; essere inoltre ecologici non solo negli aspetti più evidenti della produzione settoriale (dal biologico al riuso), ma anche nelle modalità in cui si realizzano gli altri servizi preferendo ad esempio l’uso di risorse sostenibili, anche se apparentemente meno vantaggiose per l’azienda in termini di prezzo.

Essere inclusivi significa estendere l’esperienza maturata nei servizi specificamente dedicati come l’inserimento lavorativo di soggetti fragili a tutto il territorio valorizzando talenti e risorse, compresi quelle residui delle persone e delle comunità. Infine essere educativi non vuol dire solo occuparsi di servizi per minori, ma anche costruire processi di produzione e di consumo attraverso i quali si riducono le diseguaglianze, si garantisce l’accesso ai diritti e alla partecipazione attiva.”

Gli appuntamenti conclusivi si svolgono in via Rienza a Gardolo dove, oltre alla sede di Consolida, si trovano altre organizzazioni, cooperative sociali e non, impegnate nell’economia solidale. “Abbiamo scelto di farlo qui – spiega Serenella Cipriani – non solo perché questi sono gli spazi dove le cooperative sociali si incontrano per confrontare visioni e condividere progettualità, ma anche per il valore simbolico di questi luoghi: siamo nella periferia della città densa di multiculturalità dove si può generare un nuovo modo di abitare, lavorare, educare”.

Per questo, oltre ai seminari e alle degustazioni dei prodotti delle cooperative, la giornata finale prevede animazione, giochi e lo spettacolo “Il tè dei matti” della Scuola di circo Bolla di Sapone per bambini della zona e l’inaugurazione del “Giardino degli alberi immaginari” realizzato in collaborazione con Artico, La Sfera, Progetto 92 e Trentino Social Tank.

Scarica il programma
Guarda il video 

Nuovo logo e sito web

Il rinnovamento del ruolo della cooperazione sociale che sarà rappresentato negli eventi si accompagna con nuove modalità di lavoro per e con le associate che si integrano in modo coerente con il riassetto organizzativo avviato lo scorso anno dal consorzio, e ad una rinnovata corporate identity sintetizzata nel logo di Consolida. Logo che cambia completamente font e colore, ma mantiene il legame con la storia del consorzio (e del sistema) nel pittogramma che lo completa: la lettera “O” è il tronco d’albero che con le venature e i cerchi degli anni: rappresenta la storia, la crescita lenta e paziente, la forza e la sicurezza, il legame col territorio. Nuovo anche il sito web (www.consolida.it) pensato per essere funzionale a rappresentare le attività condivise con le associate, mettere a disposizione informazioni e materiali e per facilitare l’accesso ai servizi, come quelli formativi, con un e-commerce.