Sono state avviate in questi giorni all’interno di sette cooperative sociali di tipo B (Aurora, Oasi-Tandem, Il lavoro, Le Coste, Lavoro, Chindet, Il Gabbiano), le sperimentazioni dedicate ai richiedenti asilo politico finalizzate in modo particolare all’osservazione e al rafforzamento delle loro competenze sociali in un contesto produttivo.
Le sperimentazioni si inseriscono all’interno della ricerca – azione coordinata da Consolida per rinforzare la rete dei servizi di accoglienza e inclusione socio-lavorativa, valorizzando le competenze specifiche delle socie nell’ambito delle politiche attive del lavoro.
Il progetto avviato a novembre è stato realizzato con il sostegno della Provincia autonoma di Trento (LR 15/88) che ha coinvolto una serie articolata di attori (da Cinformi alle Politiche sociali della Provincia, dall’Agenzia del Lavoro alle organizzazioni e imprese aderenti all’Economia Solidale) con il supporto scientifico di Euricse.
Il progetto ha permesso innanzitutto di approfondire la conoscenza dei diversi soggetti impegnati, ciascuno con le proprie specificità, nell’integrazione sociale e lavorativa dei migranti. Attraverso una metodologia laboratoriale partecipata dai diversi attori ci si è orientati verso un modello condiviso di inserimento lavorativo o comunque verso l’adozione di strumenti comuni che facilitino la lettura dei contesti e delle competenze. È emerso che le cooperative sociali di tipo b possono sostenere la fase di “transizione” verso l’inserimento lavorativo, fase cruciale per una definizione più mirata delle tappe e degli investimenti successivi.
Nel percorso sono state approfondite anche esperienze di altri territori (come nella recente partecipazione al seminario internazionale di Pettinengo) nei quali i migranti si sono rivelati risorse importanti anche per lo sviluppo del territorio con la creazione di nuove imprese e attività produttive e il ripopolamento di zone montane abbandonate.
Le sperimentazioni appena avviate permetteranno di “aggiornare” (e allineare tra le coop), rispetto ad un target specifico e diverso da quelli abituali, gli strumenti tecnici e le modalità operative.
Ora l’obiettivo di medio lungo termine è quello del consolidamento e la ricerca di sostenibilità del modello all’interno anche delle politiche locali.
Nel progetto sono state coinvolte anche cooperative di tipo A rispetto alle quali si prospetta un ruolo di supporto rivolto soprattutto ai più fragili, anche attraverso nuovi strumenti come il tirocinio di inclusione che sarà a breve introdotto dalla Provincia e frutto di un’elaborazione congiunta tra Agenzia del Lavoro e Politiche sociali.